Il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini, spiega che il pomodoro italiano "sta vivendo una campagna molto delicata tra rincari nei costi produttivi, carenza di autotrasportatori e personale, effetti dei cambiamenti climatici. Tutti problemi ai quali la nostra filiera cooperativa 100% italiana sta dando risposte efficaci per non lasciare soli i produttori, confidando nel sostegno istituzionale ad ogni livello". La campagna di raccolta del pomodoro in Maremma viene svolta "al 100% in forma meccanizzata - aggiunge - e stiamo ritirando dai loro campi il 10% di prodotto in più rispetto ai programmi iniziali. Lo stabilimento sta operando a pieno regime con 350 lavoratori tra addetti fissi e stagionali, riuscendo così a lavorare in giornata tutto il pomodoro conferito. Stiamo mettendo in campo un grande sforzo per assicurare reddito ai nostri soci agricoltori e offrire prodotti di estrema qualità e sicurezza ai consumatori". Il sito di Albinia genera sul territorio un impatto economico pari a 7 milioni di euro tra stipendi, tasse, contributi e indotto per le aziende fornitrici", mentre "per i soci tosco-laziali delle cooperative aderenti a Conserve Italia, che qui conferiscono pomodoro per un valore riconosciuto di oltre 7,5 milioni di euro all'anno".
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