In questo modo, viene sottolineato dalla Regione, si crea la possibilità, per le aziende agricole, di allargare la attività con al centro la fattoria, che diventa il luogo in cui il lavoro può diventare opportunità per le persone più fragili, ma anche nuova fonte di integrazione al reddito per le imprese.
Si tratta, sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi, di "un passo in avanti a sostegno di una dimensione che tiene assieme, a 360 gradi, diversi aspetti del vivere, del lavoro, dei territori rurali e della socialità: questo puntando proprio sulla multifunzionalità delle imprese agricole, riconoscendone l'impatto innovativo dei servizi offerti sul territorio. La fattoria sociale diventa centro di servizi dove la coltivazione dell'orto, la cura degli animali, il ciclo biologico e naturale offrono stimoli nuovi per interventi di socializzazione, di formazione, di supporto all'educazione".
La legge prevede l'istituzione di un elenco delle fattorie sociali - che sarà pubblicato online sul sito della Regione - in cui saranno inserite, provvisoriamente, le fattorie che già svolgono attività di agricoltura sociale, dopo verifica dei requisiti e delle competenze e che saranno identificate con loghi distintivi.
Con la nuova normativa, osserva Nicola Bertinelli, presidente di Coldiretti Emilia-Romagna, "le aziende diventeranno ancora di più sinonimo di inclusione sociale e di sviluppo sostenibile.
Ringraziamo l'Assemblea Regionale e l'Assessore regionale all'Agricoltura - aggiunge - che hanno presentato lo scorso ottobre il disegno di legge per un articolato che conferma come l'agricoltura possa ulteriormente evolversi esprimendo il suo ruolo sociale attraverso nuovi modelli di welfare, innovativi e sostenibili". "
Riproduzione riservata © Copyright ANSA