"Le aziende del Consorzio - spiega Bani - hanno fatto regolarmente domanda e nei termini ministeriali hanno presentato le dichiarazioni di produzione vendemmia 2020. Per la Toscana sono state 644, per indennizzi "di 8.220.000 euro. Il contributo doveva essere liquidato entro la fine del 2020, dopo la presentazione delle dichiarazioni di produzione, in modo da permettere ad Agea di verificare il rispetto degli impegni assunti. Ad oggi moltissime domande regolari risultano ancora inevase da Agea che pare stia ancora effettuando l'incrocio con i dati della regolarità contributiva, operazione che poteva e doveva essere fatta a suo tempo". Le aziende "se avessero prodotto normalmente - conclude Bani - avrebbero potuto vendere il vino ottenuto e a oggi avrebbero già incassato. Non è possibile che un incrocio di dati informatici fra due enti pubblici richieda più di una giornata di lavoro, questi ritardi sono gravi e inspiegabili. Il ministro deve intervenire al più presto".
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