(di Gina Di Meo)
Music is in the air a Memphis. La
città del Tennessee sulle rive fiume Mississippi, il cui nome
deriva dall'omonima capitale dell'Antica Regno egizio, non è
solo meta di turisti per le sue attrazioni ma anche luogo di
pellegrinaggio per gli amanti della musica.
Memphis è sì sinonimo di Graceland e quindi Elvis Presley ma
anche la città dove sono nati, cresciuti o che hanno iniziato
qui la loro carriera artisti come B.B. King, Johnny Cash, Aretha
Franklin, Jerry Lee Lewis, Al Green, Muddy Waters, Tina Turner,
Otis Redding, Justin Timberlake, solo per citarne alcuni.
I luoghi di Elvis sono sicuramente una tappa fissa per chi
visita Memphis. Il punto di partenza è Graceland, tra le altre
cose la seconda residenza più famosa e visitata degli Stati
Uniti dopo la Casa Bianca. The king l'acquistò nel 1957 ed è
anche il luogo dove fu trovato morto nel 1977.
Solo alcuni ambienti sono aperti al pubblico anche in rispetto
delle volontà di Elvis che teneva al suo privato. Gli spazi
celebri e visibili sono la 'stanza delle TV' nello scantinato
dove spesso l'artista si intratteneva guardando anche tre
televisori alla volta, la 'sala dell'oro', dove sono esposti i
dischi d'oro e numerosi riconoscimenti, la 'stanza della
musica'.
Lo stesso Elvis, inoltre, fece realizzare un 'giardino della
meditazione', dove ora oltre a lui sono sepolti i suoi genitori
Gladys e Vernon, e la nonna. Una piccola targa commemora anche
il fratello gemello di Elvis, Jesse Garon, morto alla nascita.
Quest'anno, il 16 agosto, ricorre il 45/o anniversario della sua
morte e Graceland, che tra le altre cose festeggia il 40/o anno
di apertura al pubblico, ha organizzato diverse iniziative e
mostre, tra queste 'Graceland: Welcome to My World' e 'Dear
Elvis'.
Dopo aver onorato la memoria di Elvis la tappa successiva è
Beale Street, che sta alla musica (in particolare quella Blues)
come Broadway a New York sta per il teatro. E' qui che suonarono
Louis Armstrong, Muddy Waters, Albert King, Memphis Minnie, B.
B. King, Rufus Thomas, Rosco Gordon e altre leggende del blues e
del jazz e contribuirono a sviluppare lo stile conosciuto come
Memphis Blues. Beale Street è una striscia di quasi tre km che
pullula di ristoranti e club, tra cui il B.B. King's Blues Club.
Memphis è anche la sede dello storico studio di registrazione
'Sun Studio' dove nel 1954 uno sconosciuto Elvis Presley, vinse
la sua timidezza, prese in mano un microfono e cantò in modo del
tutto nuovo una versione di That's Alright, Mama. Fu la nascita
di un nuovo sound. Uno che univa country, r'n'b, folk e pop e
superava le barriera razziali. Elvis è un bianco perfettamente a
suo agio con la musica dei neri.
Musica soul si respira invece allo Stax Museum che ripercorre la
storia della celebre etichetta discografica Sax Records, con la
sua stelle più grande, Otis Redding, ancora oggi considerato
tra i maggiori cantanti di tutti i tempi. Allo Stax c'è la
storia dei pionieri della musica che superarono le barriere
razziali e socio economiche per creare un genere che cambiò la
natura culturale del mondo, la cosiddetta 'musica dell'anima'
(soul).
A Memphis è nata anche la regina della musica soul, Aretha
Franklin. Qui si trova ancora la casa in cui visse prima che la
famiglia si trasferisse a Detroit.
Non solo musica, Memphis è anche il luogo dove si sono svolte
battaglie per i diritti civili. Ed è qui anche che fu ucciso il
reverendo Martin Luther King jr.. Era il 4 aprile del 1968
quando l'attivista afro americano uscendo sul balcone della
stanza 306 al secondo piano del Lorraine motel venne colpito da
un colpo di fucile alla testa.
Ed ancora la città è sede dell'ospedale pediatrico St. Jude
Children's Research Hospital. Si tratta di una sorta di luogo
dei miracoli per bambini affetti da malattie gravi e che
ricevono cure in modo completamente gratuito.
Oltre a musica e storia, Memphis è anche un posto vibrante dal
punto di vista del life style e culinario. Un quartiere
eclettico per il mix di ristoranti, bar e negozi è Cooper-Young,
per vitalità molto simile a Williamsburg o Bushwick a New York.
Tra i ristoranti più iconici, al 'The Four Way' si serve ancora
il soul food che deliziava i palati di Martin Luther King, Jr,
Elvis Presley e Drake, mentee l'Arcade Restaurant vanta l'Elvis
Booth, il tavolo dove si solito si sedeva Elvis per fare
colazione ed era solito mangiare 'fried peanut butter 'n' banana
sandwich', un panino con banana e burro di noccioline.
https://www.memphistravel.com
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