Apre al pubblico sabato 21 maggio
(ore 17) negli spazi dell'Abbazia di Valserena, sede dello
Csac-Centro Studi e Archivio dell'Università di Parma, 'Storie
di fili', mostra conclusiva di un progetto di ricerca iniziato
nel 2020 che ha visto coinvolte le artiste Claudia Losi, Paola
Mattioli e Sissi nella creazione di opere inedite, ispirate ad
alcune importanti collezioni del territorio parmense e in parte
realizzate in collaborazione con alcune aziende tessili del
territorio. Il progetto è realizzato con il contributo di
Fondazione Cariparma.
Le "storie di fili" indagate nel corso di questi due anni
sono storie di un patrimonio complesso, beni intangibili e
conoscenze di cui si sta perdendo memoria, una topografia di
luoghi del passato e del presente collegati al concetto di
abito, inteso come oggetto e come progetto. Lo Csac, capofila
del progetto, ha invitato le tre artiste a realizzare una nuova
produzione, partendo da una riflessione sul patrimonio del
centro studi e di altri musei partner come i Musei
dell'Università di Parma, nello specifico l'Orto Botanico e il
Museo di Storia Naturale, e la Fondazione Museo Glauco Lombardi.
In occasione della mostra, in programma fino al 25 settembre,
Sissi espone per la prima volta la serie di disegni 'Vestirsi
nel tempo', realizzati appositamente per la pubblicazione
'Abitolario: esistenza enciclopedica dell'abito nel verso
linguisticato' (Il Poligrafo, 2021). La pratica artistica di
Claudia Losi parte dall'osservazione dell'ambiente, naturale e
antropizzato, indaga la relazione profonda tra narrazione
collettiva e immaginario attraverso progetti pluridisciplinari e
di collaborazione. In questo caso, l'artista ha focalizzato la
sua ricerca sul fondo dello Csac di Bruno Munari; in mostra
saranno sei grandi opere dal titolo 'Pelle di bosco' (2022). La
fotografa Paola Mattioli ha invece lavorato trasversalmente,
catturando con la sua Hasselblad le "storie di fili" che
scorrevano tra i diversi patrimoni dello Csac e delle
istituzioni partner: il risultato sono trenta scatti inediti
che, lungo il percorso espositivo della mostra, riveleranno la
complessità e la ricchezza di questi patrimoni.
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