"Quand'ero giovane sono scappato
via dalla Sicilia, oggi invece, guai a chi mi tocca le radici da
cui sono fuggito". Domenico Dolce la sua Polizzi Generosa se la
porta nel cuore, come un tesoro importante, un affetto sincero.
E si arrabbia quando pensa ai borghi siciliani abbandonati, ai
piccoli centri non valorizzati, alle tradizioni che si stanno
perdendo, agli artigiani che sembrano non entrare più nei cicli
produttivi. Anche per questo ha deciso di "sposare" il progetto
dei Borghi dei Tesori che è stato presentato alla Borsa
Internazionale del Turismo. Una diretta streaming, quella
organizzata da Le Vie dei Tesori, che ha già superato le
ottomila visualizzazioni tra portale della Bit e le pagine
social della Fondazione. "Credo che questo progetto sia molto
importante proprio perché punta a valorizzare l'Isola più
autentica, quella che anche io metto sempre dentro tutto quello
che faccio. In Sicilia siamo circondati dalla bellezza, ne
abbiamo tanta, forse anche troppa, per questo è importante
imparare a custodire ciò che abbiamo e fare di tutto affinché i
nostri borghi possano rinascere". E la metà siciliana di Dolce &
Gabbana ha promesso: lui alla prossima edizione del Festival Le
Vie dei Tesori, tra settembre e ottobre, ci sarà.
Intanto si concretizza il circuito che è stato presentato
alla Bit: un tesoro immenso di chiese piccine e fontane
dimenticate, ex conventi trasformati in ostelli e antichi
frantoi. È l'inatteso e straordinario valore monumentale e
immateriale dei piccoli centri che oggi hanno deciso di fare
rete e progettano un festival alla fine di questa estate di
ripartenza. Con quest'obiettivo è infatti nata l'associazione
Borghi dei Tesori, sotto l'egida della Fondazione Le Vie dei
Tesori: hanno già aderito 57 Comuni siciliani, che vogliono
valorizzare i loro patrimoni, lo hanno sottolineato i sindaci
che hanno partecipato alla diretta sul portale della Bit, e lo
ha ribadito Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente di
Anci Sicilia. "Grazie all'esperienza delle Vie dei Tesori e
superando certi luoghi comuni - ha detto - abbiamo visto quanto
sia importante fare rete e recuperare il proprio passato. Penso
che l'esperienza dei borghi potrebbe aiutare le grandi città che
da sole non possono farcela. Io tifo per i sindaci dei centri
minori".
"Stiamo scoprendo i borghi, facendo un censimento di un
patrimonio straordinario che non ci aspettavamo di trovare -
dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori
- miniere, osservatori astronomici, conventi, chiese, ma anche
tradizioni artigiane, botteghe. Sono tutti borghi che non
vogliono rassegnarsi e che hanno voglia di fare, che non
chiedono assistenza ma vogliono incamminarsi sulla strada di uno
sviluppo reale e sostenibile. Per questo abbiamo pensato di
metterli insieme, non solo per promuoverli, ma anche per portare
avanti politiche di ripopolamento, di crescita e di tutto quello
che forse questo tempo nuovo ci offre".
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