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Creò Città dei Ragazzi, a Bologna un museo per padre Marella

Creò Città dei Ragazzi, a Bologna un museo per padre Marella

Da sabato 12/6 quattro ambienti e installazioni multimediali

BOLOGNA, 07 giugno 2021, 16:33

Redazione ANSA

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Sarà inaugurato il 12 giugno a Bologna (ore 15, viale della Fiera 7) il museo dedicato a padre Olinto Marella, scomparso nel 1969 e dallo scorso anno Beato, che proprio in quel luogo diede compimento al primo progetto della Città dei Ragazzi per dedicarsi agli ultimi e ai piccoli senza speranza, trasformando la casupola della nettezza urbana in una chiesa, la Cattedrale dei Poveri. L'edificio è rimasto abbandonato e pericolante per decenni, finché ha potuto prendere vita in un'operazione di rigenerazione dopo oltre un anno di lavori di ricostruzione a cura dell'Opera Padre Marella. Il progetto ha coinvolto giovani artisti (Matteo Lucca), fotografi (Simone Martinetto) e documentaristi (Luca Capponi).
    "Il museo vuole far immergere i visitatori in un'esperienza totalizzante e intima nella vita del Beato e in quella dei suoi ragazzi. È un museo che fa conoscere Marella in modo non didascalico ma appassionante, struggente, anche ironico, restituendogli la complessità e la profondità di una persona che è stata sacerdote, figlio, padre, testimone e simbolo di coscienza e carità radicale e intelligente", spiega la curatrice Claudia D'Eramo. Il Museo ospita quattro ambienti e una serie di installazioni multimediali, tra cui un'opera d'arte collettiva realizzata da Matteo Lucca e dai mille partecipanti alla cerimonia di Beatificazione in piazza Maggiore lo scorso 4 ottobre, festa del patrono di Bologna, San Petronio. Grazie a un contributo della Fondazione Carisbo è stato possibile realizzare le opere e gli allestimenti museali.
    In occasione dell'inaugurazione sarà lanciata anche una campagna di crowdfunding - 'Ripartire insieme' - in ricordo di padre Gabriele Digani, successore di padre Marella recentemente scomparso. Entro giugno sarà inoltre online il sito museo.operapadremarella.it, che ospiterà anche un archivio digitale che nei prossimi mesi andrà ad arricchirsi con lavori di ricerca storica.
   

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