Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mostre: animali e simboli, 'Il rituale del serpente'

Mostre

Mostre: animali e simboli, 'Il rituale del serpente'

Dall'11 settembre nel Convento di San Francesco a Bagnacavallo

RAVENNA, 04 settembre 2021, 12:56

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Si inaugura sabato 11 settembre negli spazi del monumentale Convento di San Francesco di Bagnacavallo (Ravenna) la mostra 'Il Rituale del serpente. Animali, simboli e trasformazioni', a cura di Viola Emaldi e Valentina Rossi (fino all'8 dicembre). L'esposizione, promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal collettivo Magma, include opere di Mark Dion, Bekhbaatar Enkhtur, Valentina Furian, Claudia Losi, Marco Mazzoni, Marta Pierobon, Luigi Presicce, Lorenzo Scotto di Luzio, Dana Sherwood, Filippo Tappi, Davide Rivalta, Emilio Vavarella.

Il titolo della mostra, 'Il rituale del serpente', riprende l'omonimo libro di Aby Warburg, che raccoglie una conferenza tenuta dallo studioso in cui evoca il terrore primitivo del serpente, l'animale che forse più di ogni altro attiva una carica fobica su altri esseri viventi, compreso l'uomo.

Il progetto espositivo nasce da alcune riflessioni intorno all'opera d'arte simbolo dell'identità culturale di Bagnacavallo: l'incisione San Gerolamo nello studio di Albrecht Dürer, datata 1514 e conservata nel Museo Civico delle Cappuccine, che raffigura il Santo insieme al leone che aveva ammansito togliendogli una spina dalla zampa. Proprio da quest'opera parte la riflessione sulla mostra, "per indagare attraverso l'arte contemporanea l'attualità della simbologia che accompagna il legame tra uomo e animali ed esplorare il modo in cui oggi gli artisti visivi esprimono questo particolare rapporto di convivenza tra specie alla luce della 'dominazione' consumistica e autodistruttiva dell'essere umano".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza