Sei giovanissimi danzatori, sei
diverse personalità che diventano lo specchio della gioventù
contemporanea, esplorano e si interrogano su 'facciate' e
'contenuti', facendosi portavoce di una intelligenza collettiva.
È il cuore dello spettacolo 'ANTIdoti / rimedi alla decadenza
culturale contemporanea' portato a Reggio Emilia, in Fonderia,
di INC innprogress collective con coreografie e regia di Afshin
Varjavandi. La compagnia, nata nel 2006 in seguito alla
creazione 'Heim' vincitrice della Settimana internazionale della
Danza di Spoleto, è un gruppo indipendente che si occupa di
danze urbane, visual art e performing art.
"Giovani e potenti, i danzatori rincorrono fisica e
metafisica, in una danza di radice urbana, destrutturata e
ricomposta in un 'movement research' scevro da definizioni di
generi, fino a giungere in alcuni momenti a uno stato plastico,
una sorta di annullamento, di omologazione, da cui sentono la
necessità si svegliarsi per riscoprire la loro reale identità -
spiega la compagnia - Diventano anche eroi di una fase storica,
quella del presente, che li ha costretti ad allontanarsi da
tutto e da tutti, costringendoli forse a guardare dentro di sé,
e a trovare rimedi alla decadenza culturale dell'epoca
contemporanea".
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