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Restauri: propileo San Giusto, tesoro restituito a Trieste

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Restauri: propileo San Giusto, tesoro restituito a Trieste

Grazie a Rotary Club. Nuovo ingresso in campanile Cattedrale

TRIESTE, 25 giugno 2020, 11:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Rotary Club Trieste dopo un'articolata opera di restauro restituisce alla città un tesoro nascosto: il propileo di San Giusto (in greco propylon), caso unico a Nord di Roma per l'eccezionale livello di conservazione "in alzato", con basamento, colonne e attico che si presentano in situ.
    Si tratta di un edificio romano, databile intorno al 50 d.C., la cui funzione era di ingresso monumentale, costituito da colonnati e scale. Descritto alla fine del Seicento da Ireneo della Croce come arco trionfale, venne interpretato in seguito da Pietro Nobile e Pietro Kandler come tempio Capitolino della Tergeste romana. Gli scavi e le indagini degli anni Venti e Trenta del Novecento permisero poi una corretta ricostruzione della sua storia bimillenaria.
    Un monumento dal grande valore storico e dalle potenzialità turistiche notevolissime, ma sconosciuto al pubblico solo perché parte dei suoi elementi compositivi in pietra bianca erano nascosti dalla patina del tempo.
    Il Rotary Club Trieste, che ha progettato e finanziato - con la collaborazione della Fondazione benefica Kathleen Foreman Casali - il restauro ed è stato anche realizzato un nuovo percorso di visita nella torre campanaria della cattedrale di San Giusto.
    I lavori sono cominciati a gennaio: pulizia delle superfici lapidee, rimozione delle grate e restauro delle vetrate con un "ripensamento" del monumento a misura di visitatore.
    Il monumento fu costruito dall'epoca romana al 1300. È stato anche creato un passaggio "sospeso" su superficie vetrata.
    "Il restauro e la restituzione alla città del propileo romano è un service di grande importanza culturale ed economica per la città tutta" ha dichiarato Francesco Granbassi, presidente del Rotary Club Trieste, che ha consegnato nelle mani dell'arcivescovo Crepaldi e in quelle del sindaco Dipiazza "un'opera unica restituita all'antica bellezza".
    Sarà infine installata una webcam sul colmo della torre campanaria, che diffonderà così l'immagine del capoluogo del Friuli Venezia Giulia in tutto il mondo.
    "Il Colle di San Giusto, come testimoniano i numeri dei visitatori del Castello negli ultimi anni, si è affermato sempre di più come uno dei luoghi più amati dai turisti che scelgono Trieste - ha dichiarato il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza - Questo intervento è dunque prezioso perché contribuisce ad arricchire ulteriormente l'offerta di visita e a valorizzare un patrimonio unico".
   

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