"Una giornata importante: per
celebrare l'identità del nostro popolo, far conoscere la sua
storia ai nostri giovani, dare lustro a coloro che nei secoli
hanno reso grande il Friuli. Una grande festa di comunità: il
popolo del Friuli si stringe unito, si riconosce e rinsalda il
suo sentimento di appartenenza, l'identità, unicità. La comunità
friulana incarna un compendio di valori che vive ogni giorno,
fatta di persone eccezionali che" in Fvg e "nel mondo, hanno
saputo distinguersi e determinare il futuro dei nostri
territori. Abbiamo la responsabilità di portare avanti la storia
della nostra terra e come amministratori lo stiamo facendo, con
determinazione e intenti". Lo ha detto l'assessore alle Finanze
del Fvg, Barbara Zilli, oggi alla 947/a "Fieste de Patrie dal
Friûl".
"Abbiamo di fronte a noi un appuntamento di
grande rilievo: 'Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della
cultura 2025' e dire che la lingua ufficiale di questa
manifestazione sarà la lingua friulana è un impegno che
riconosce le radici del nostro territorio, un impegno al quale
lavoriamo per dare dignità al grande lavoro che il popolo
friulano ha fatto anche a Gorizia". Zilli, che ha portato il
saluto del governatore Fedriga, ha parlato del Friuli come "una
terra che si fonda sulla lingua, sull' operosità, cultura e
cultura del lavoro e della
competitività. Da questo punto di vista, la diffusione della
lingua friulana, della nostra 'marilenghe', nelle scuole di ogni
ordine e grado, così come nelle istituzioni e attraverso tutti i
mezzi di comunicazione - a cui stiamo lavorando - è fondamentale
anche per insegnare alle nuove generazioni cosa è stato il
nostro
passato, per rendere i nostri giovani sempre più competitivi,
per vincere le sfide del futuro".
Le celebrazioni hanno preso avvio alle 9 nel
parco della chiesa di Sant'Eufemia, a Segnacco: qui, con il
sindaco di Tarcento, Mauro Steccati, al presidente dell'Agenzia
regionale per la lingua friulana (Arlef), Eros Cisilino, e al
presidente dell'Istitut ladin furlan "Per Checo Placerean",
Geremia Gomboso, Zilli è stata alla deposizione di un omaggio
floreale innanzi il
cippo che ricorda Chino Ermacora, scrittore e giornalista
tarcentino, fondatore dell'Ente Friuli nel Mondo, della rivista
"La Panarie" e promotore del Premio Epifania (prima edizione nel
1956). In piazza Libertà, alle 9.30, la cerimonia
dell'alzabandiera con la bandiera del Friuli e l'inno del
Friuli. Dallo slargo, in corteo, i partecipanti hanno raggiunto
la chiesa
parrocchiale di San Pietro Apostolo dove mons. Guido Genero, don
Moris Tonso e don Italico Gerometta hanno concelebrato la messa
solenne in friulano, con passi anche in lingua tedesca e
slovena. Quindi gli interventi ufficiali nell'auditorium dell'ex
Cinema Margherita.
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