Si intitola "Mogadiscio e la sua
evoluzione storico-urbanistica: pagine di storia della città" la
mostra che abbina foto, documenti e approfondimenti, inaugurata
oggi al Magazzino 26 del Porto Vecchio a Trieste. L'esposizione
spiega come si possa concepire un ambiente attraverso
passeggiate virtuali lungo le strade della città, con
indicazioni di guide turistiche italiane pubblicate nel secolo
scorso.
Le 250 immagini sono associate anche ad alcuni disegni
realizzati dai giovani architetti della diaspora del gruppo "SA
- Somali Architecture".
Quattro gli itinerari proposti ai visitatori, il primo
attraversa gli antichi quartieri di Shingaani e Hamarweyne,
ricchi di monumenti, il secondo è una visita alle moschee, il
terzo illustra gli spazi urbani in cui si sono maggiormente
concentrate le strutture realizzate dagli italiani e il quarto è
dedicato a opere urbane ed extraurbane.
Maria Spina e Gabriella Restaino, curatrici
dell'esposizione, ringraziano "la Regione autonoma Friuli
Venezia Giulia, il Comune di Trieste, la Camera di Commercio
Venezia Giulia e l'Associazione culturale italo-somala Sagal che
hanno permesso a questa mostra fotografica di approdare a
Trieste, a distanza di cinque anni dalla memorabile
inaugurazione organizzata nel 2018 nella sede del Municipio di
Mogadiscio".
Entrambe ricordano che il progetto si fonda "su documenti
iconografici, prelevati in vari archivi italiani sia pubblici
sia privati. Questa rassegna sul patrimonio architettonico della
capitale somala - aggiungono - utilizza il criterio della
passeggiata virtuale lungo le vie della città storica, sulla
falsa riga di una guida turistica come quelle pubblicate nel
1929 e nel 1938 dal Touring Club italiano, e accompagna i
visitatori segnalando e descrivendo monumenti che in gran parte
sono purtroppo scomparsi".
La mostra sarà visitabile da domani al 5 maggio, a ingresso
libero.
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