Luca Palamara valuta la
possibilità di ricorrere a "riti speciali", in particolare un
abbreviato condizionato a che vengano sentiti alcuni testimoni,
nell'udienza preliminare in corso a Perugia nella quale è
accusato di corruzione per l'esercizio delle funzioni in
concorso con l'imprenditore Fabrizio Centofanti e Adele
Attisani. La possibilità è stata delineata dallo stesso ex
magistrato prendendo la parola in aula.
La difesa di Palamara ha quindi chiesto un termine per
valutare l'ipotesi e con il parere favorevole della procura di
Perugia il procedimento è stato rinviato a venerdì della
prossima settimana quando è previsto l'inizio della discussione
dei pubblici ministeri Raffaele Cantone, Gemma Miliani e Mario
Formisano.
"Ovviamente puntiamo all'assoluzione del nostro assistito" ha
detto all'ANSA il difensore di Palamara, l'avocato Benedetto
Buratti. "Registriamo - ha aggiunto - che anche la Procura ha
dovuto ridimensionare l'ipotesi accusatoria rendendosi conto
dell'assoluta assenza di qualsivoglia atto contrario. Alla
prossima udienza saremo in grado di decidere sulla fattibilità
della nostra ipotesi".
La Procura ha intanto dato parere favorevole anche alla
richiesta di Centofanti di patteggiare un anno e sei mesi.
Istanza sulla quale ancora non si è però ancora espresso il
giudice. L'imprenditore ha anche annunciato il versamento di
altri 30 mila euro, in aggiunta ai 25 mila già pagati, quali
risarcimento nei confronti dello Stato.
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