Occhiali da sole e un completo
interamente bianco quasi fosse Wimbledon, ma lo scenario non era
né l'erba dell'All England Club, né Londra. Roger Federer è
tornato a Roma. Più precisamente in quel Foro Italico che lo ha
visto finalista quattro volte agli Internazionali senza mai però
riuscire a vincerli. Perché si possono possedere 20 titoli slam
ed esser solamente sedotti dal fascino della terra rossa romana
senza però riuscire a domarla fino in fondo. Eppure varcando i
cancelli del Foro Italico sembra che il tempo si sia fermato,
sotto il braccio ha la sua inseparabile Wilson, ma oggi al Foro
è solo un ospite di uno dei suoi migliori amici che domani si
sposerà nella Capitale. Impossibile, però, avvicinarlo, il
vincolo di riservatezza firmato dalla società che organizza
l'evento blocca tutti, o quasi, gli occhi e le telecamere
indiscrete.
Anche per gli addetti ai lavori niente foto o selfie,
nonostante qualcuno ci sia riuscito eludendo i controlli. Roger
era atteso per le 11.30, e da svizzero non si è fatto attendere,
arrivando in largo anticipo. Ma lui a Roma è da ieri sera e ci
resterà fino a domenica. La mattinata l'ha passata
supervisionando il torneo sui campi 5, 6, 7 e 8 del Foro
Italico, creato appositamente per gli invitati, oltre un
centinaio, suddivisi in quattro gironi, ognuno con un nome di un
piatto italiano (Ossobuco, Spaghetti, Panettone e Risotto). Tra
una chiacchierata e l'altra anche il tempo di qualche scambio.
La forma fisica sembra quella dei bei tempi, così come il
rovescio, rigorosamente a una mano. Poi il pranzo e il soggiorno
romano che proseguirà anche con una cena questa sera in un noto
ristorante della Capitale interamente riservato a sua Maestà
Federer. E chissà che da Roma non possa ripassare anche verso
maggio, quando sugli stessi campi calcati oggi ci saranno gli
Internazionali, magari condendosi a quei tifosi ai quali il
blitz di questi giorni è stato tenuto segreto.
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