1.934 microimprese artigiane, 4.663
dipendenti. È la fotografia della filiera auto in Liguria,
scattata dall'Ufficio studi di Confartigianato, su dati
Unioncamere-Infocamere, aggiornati al secondo trimestre 2021. Un
settore che ha subito una decisa contrazione negli ultimi due
anni, anche in conseguenza alle ripercussioni negative della
diffusione del Covid-19: -3,4% la variazione percentuale
rispetto al secondo trimestre 2019, -1,3% rispetto allo stesso
periodo del 2020. Per quello che riguarda l'ampio settore della
manutenzione e riparazione di autoveicoli, nella nostra regione
si contano 1.722 microimprese artigiane: al secondo trimestre
2021 il settore risulta in calo dell'1,1% rispetto allo stesso
periodo del 2020, -3% sul 2019. «Nonostante le difficoltà, i
nostri artigiani restano in prima linea per garantire la
sicurezza stradale - commenta Vincenzo Ciliberti, presidente
regionale e nazionale dei Revisori Auto di Confartigianato».
Entrando invece nel dettaglio delle carrozzerie, in Liguria si
contano 520 micro e piccole realtà artigiane, in calo del 2,4%
rispetto al 2020 e addirittura del 4,2% sul 2019, una delle
contrazioni più elevate d'Italia. Un settore, quello
dell'autoriparazione, che ha recentemente ottenuto un grande
risultato: poter continuare a utilizzare la targa prova sui
veicoli immatricolati per esercitare la loro attività d'impresa.
La disposizione è contenuta nel decreto Infrastrutture,
recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri: "Una
conquista che inseguivamo da anni - osserva Giuseppe Pace,
presidente regionale e nazionale di Confartigianato Carrozzieri
-e che abbiamo finalmente raggiunto, anche grazie alla
sensibilità di Raffaella Paita, presidente della commissione
Trasporti alla Camera"
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