Per la prima volta a Milano è stato
disposto il "daspo urbano aggravato" per un parcheggiatore
abusivo. L'uomo di 59 anni, pregiudicato con numerosi precedenti
per reati contro il patrimonio e la persona, era molto noto come
parcheggiatore nell'area attorno alla stazione Centrale, dove in
più occasioni ha preteso soldi da chi parcheggiava in viale
Andrea Doria.
Gli accertamenti dei poliziotti della divisione Anticrimine
hanno consentito al questore di applicare la misura del daspo
aggravato, che prevede il divieto di accedere alle zone di sosta
di viale Andrea Doria, di piazza Caiazzo e di piazza Luigi di
Savoia, per un periodo di un anno e sei mesi.
Il 59enne era già stato allontanato altre volte, tornando ogni
volta al suo posto "di lavoro". Il suo curriculum criminale
inizia nel 2013 con una denuncia per estorsione per aver
minacciato una donna che si era rifiutata di pagare per la
sosta. Per evitare problemi con la polizia, in diverse occasioni
l'uomo si è spacciato per un parcheggiatore regolarmente
autorizzato. E proprio per questo, nel 2019, è stato condannato
in via definitiva per il reato di tentata truffa aggravata,
perché, dopo aver messo fuori uso la macchina erogatrice dei
ticket, aveva indossato una pettorina gialla, informando quanti
parcheggiavano che avrebbero dovuto pagare direttamente a lui
l'importo richiesto per la sosta dei veicoli.
Il daspo urbano "aggravato" è stato disposto dal questore sulla
base del decreto legge sulla Sicurezza Urbana del 2017, che
permette di vietare a soggetti pericolosi di accedere ad alcune
zone sensibili della città, per un periodo variabile da uno a
due anni (a differenza del Daspo Urbano "ordinario", che ha una
durata variabile tra i 6 e i 12 mesi). La violazione del
divieto, peraltro, è punita con la pena dell'arresto da uno a
due anni.
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