È Brescia il riferimento del
programma di Intesa Sanpaolo per la riduzione delle
disuguaglianze. La banca guidata da Carlo Messina mette a
disposizione risorse per 1,5 miliardi di euro entro il 2027 e
oltre mille persone che lavorano ogni giorno in banca a questi
obiettivi.
La nuova sede, i risultati e gli obiettivi di Intesa Sanpaolo
per il sociale sono stati illustrati stamane nel corso di una
iniziativa a Brescia alla quale hanno partecipato Giovanni
Bazoli, presidente emerito Intesa Sanpaolo e ispiratore di
questo impegno e dell'identità sociale della banca; Paolo
Bonassi, responsabile direzione centrale strategic initiatives
and social impact Intesa Sanpaolo, Laura Castelletti sindaca di
Brescia e monsignor Gaetano Fontana, vicario generale della
diocesi di Brescia.
Sarà nello storico Palazzo Negroboni di Piazza del Duomo a
Brescia che si svilupperanno per tutta Italia le iniziative
progettate e realizzate da "Intesa Sanpaolo per il Sociale".
L'impegno del gruppo nel sociale risale a cinque secoli di
filantropia e liberalità, ma è "dal 2018 che è entrato nel piano
di impresa come obiettivo strategico della banca, incluso quello
in corso fino al 2025", è emerso nel corso di una conferenza
stampa a Brescia.
"Questo momento è emozionante perché sancisce un ritorno a
Brescia di quei valori che la nostra banca ha portato in tutta
Italia", afferma Giovanni Bazoli.
Brescia sarà il "cuore e la mente del grande programma
diffuso in tutto il Paese voluto da Carlo Messina", evidenzia
Paolo Bonassi.
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