La meccatronica rappresenta un
comparto altamente rilevante dell'industria milanese: con 8,7
mila unità locali e oltre 92,2 mila addetti, il settore incide
sul totale manifatturiero provinciale rispettivamente per il
39,1% e 44,2%. Sono i dati emersi dal tavolo di lavoro
dell'Osservatorio paritetico composto da Assolombarda e dalle
Organizzazioni Sindacali territoriali.
Nel dettaglio dei comparti che formano questo macrosettore,
la metallurgia e la meccanica occupano il 36,5% e il 33,4% degli
addetti, le apparecchiature elettriche e l'elettronica il 14,2%
e il 10,4%, e l'automotive il 5,6%. Notevole è anche il valore
delle esportazioni, che nel 2022 ha quasi raggiunto i 20,9
miliardi di euro, pari al 39,0% dell'export manifatturiero del
capoluogo lombardo.
Nel quadro più recente del 2023, dopo una decisa crescita nel
primo trimestre (+15,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente), le vendite sui mercati esteri del comparto
meccatronico milanese hanno risentito del generale
raffreddamento della domanda, pur mantenendosi su tassi di
crescita ampiamente positivi, del +3,0% nel secondo trimestre e
del +4,1% nel terzo. Nel complesso dei primi nove mesi dello
scorso anno, il valore delle esportazioni della meccatronica
milanese ammonta a 16,4 miliardi di euro (+7,2%).
Sul fronte dei fabbisogni professionali, dall'analisi di
oltre 15 mila annunci di lavoro pubblicati negli ultimi dodici
mesi emerge che le figure più ricercate dalle imprese
meccatroniche milanesi sono gli operai specializzati, in
particolare gli installatori-riparatori e i tecnici, soprattutto
i disegnatori industriali.
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