"Per la prima volta una filiera
istituzionale del Medio-Basso Adriatico si è unita per chiedere
con forza un intervento al governo" in particolare per il
completamento della terza corsia A14 e per l'Alta velocità
ferroviaria. E' una delle azioni vantate dal presidente delle
Marche Francesco Acquaroli nei primi 100 giorni di governo della
sua giunta di centrodestra.
"In questi tre mesi - ricorda affiancato dal vice presidente
Mirco Carloni e dal resto dell'Esecutivo al completo - abbiamo
sottoscritto a Pescara (c'erano in presenza o da remoto anche
gli altri presidenti di Regione) un accordo per il 'Corridoio
adriatico" non ha precedenti per chiedere al governo nazionale
maggiore attenzione su tre corsie A14 e alta velocità Fs".
Acquaroli ricorda infatti il tema "dell'isolamento istituzionale
di cui siamo stati vittima per molti anni che ci lascia in uno
stato di isolamento e arretratezza anche dal punto di vista
infrastrutturale". Un 'patto', fa presente il governatore,
siglato 'alle porte' del Recovery plan che dovrà tenerlo in
considerazione: la situazione infrastrutturale non è più
procrastinabile".
In lizza per i fondi del Recovery fund, lamenta Acquaroli,
sono finora "citati esplicitamente solo la Orte-Falconara e
l'ultimo miglio per uscire dal porto di Ancona". "Speriamo venga
ridiscusso e chiarito quello che deve essere il ruolo delle
Regioni: - aggiunge - riteniamo debba essere centrale in una
logica di filiera istituzionale, di completamento e integrazione
del ruolo tra governo centrale e periferici per dare riposte a
ritardi e carenze che segnano la possibilità di essere
competitivi in una logica di ripartenza anche post Covid".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA