Nel Giorno della Memoria, a cui il
Consiglio regionale ha dedicato la prima parte della seduta
aperta, cè un "rinnovarsi dell'impegno comune affinché resti
sempre accesa questa luce sulle pagine più atroci della storia
dell'umanità". Lo ha sottolineato il presidente della Regione
Marche Francesco Acquaroli nelle conclusioni della seduta
consiliare nel ricordo degli orrori della Shoah. I
ringraziamenti del presidente sono andati in particolare ad
alcuni degli intervenuti tra cui il presidente della Comunità
ebraica di Ancona Marco Ascoli Marchetti, alla direttrice
dell'Ufficio Scolastico regionale delle Marche Donatella
D'Amico, alla sindaca di Falconara Stefania Signorini per Anci
Marche, Franco Amatori (presidente dell'Istituto storia Marche),
Silvana Giaccaglia (presidentessa Anmig), Clara Ferranti (rete
universitaria per il Giorno della Memoria), Tamara Ferretti
(presidentessa Anpi di Ancona) e al maestro Marco Santini per
l'esecuzione molto apprezzata, al violino, di alcuni brani.
La Memoria, ha detto Acquaroli, "è un dovere singolo e
collettivo, un impegno necessario e indispensabile, un gesto da
compiere insieme; è l'esito di una serie di azioni che
contribuiscono a creare una consapevolezza comune che rendono
ciascuno di noi responsabile nei confronti delle giovani
generazioni". "Ricordare il passato, vigilare sul presente,
costruire solide basi per il futuro. - ha ripetuto il presidente
- Ricordare il passato: conoscere i crimini assoluti della
Shoah, ferita inguaribile della nostra storia, ricordare i
milioni di vittime innocenti". "Condannare - ha proseguito - chi
perpetrò quelle atrocità, ascoltare e riascoltare le
testimonianze di chi ha vissuto il genocidio antisemita, la
presa d'atto di quanto l'uomo sia stato capace di fare in nome
di un folle furore ideologico". "Vigilare sul presente perché
non c'è solo la storia passata, - ha ripreso Acquaroli -
conflitti drammatici che esistono ancora in tutto il mondo e
alle porte dell'Europa che hanno fatto riemergere avvisaglie di
antisemitismo, sentimenti di odio inconcepibili, vigilare sul
presente perché la ghettizzazione la persecuzione la
discriminazione possono avvenire anche sotto i nostri occhi
nella nostra società. Per questo è estremamente importante il
senso che diamo al Giorno della Memoria che - ha sottolineato -
deve essere faro acceso per illuminare la costruzione di un
cammino fondato sui valori imprescindibili di giustizia,
rispetto e libertà". "Costruire solide basi per il futuro per
perpetuare una memoria attiva che renda tutti i cittadini
consapevoli e partecipi nel rinnovare il comuni impegno ad
affermare la condanna di ogni sopruso, violenza e intolleranza.
- ha detto ancora il presidente - Tramandare la coscienza di
quanto accadde nell'abisso affinché sia da monito perché gli
anticorpi per dire mai più sono nella nostra Costituzione". "Il
rispetto della eguale dignità umana, - ha affermato Acquaroli -
l'uguaglianza delle persone senza discriminazioni, il ripudio
della guerra come strumento per dirimere i conflitti tra i Paesi
e il principio democratico per arginare ogni forma di dittatura
e garantire la libertà. La Memoria - ha concluso - si rinnova
attraverso le parole dei nostri giovani, i loro sguardi attenti
e partecipi nelle le loro speranze di un futuro di pace che sono
anche le nostre".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA