"Il grave fenomeno di
spopolamento, che caratterizza variabilmente le aree
appenniniche, presenta indici e prospettive preoccupanti per il
futuro del Molise. Il confronto tra i dati immediatamente
precedenti la legge istitutiva della Regione Molise provano
l'inarrestabile diminuzione della popolazione, passata da
358.052 nel 1961 a 290.635 (ultimo dato Istat disponibile).
Nello stesso periodo l'Abruzzo è invece cresciuto di 72.627
abitanti (pur con la contrazione successiva al 2011, anno in cui
aveva superato 1,3 milioni di abitanti)". E' un passo
dell'articolo con cui lo studioso Antonio Bini, sulla rivista
'Abruzzo nel mondo', interviene nel dibattito sorto dopo l'avvio
di una raccolta di firme per chiedere un referendum
sull'accorpamento della provincia di Isernia all'Abruzzo.
L'argomento sta destando interesse anche oltreoceano, tanto che
Bini è stato intervistato da Radio Chin, piattaforma
multiculturale che dal Canada trasmette online in 50 lingue.
In collegamento con Toronto, nella trasmissione settimanale
"L'Eco d'Abruzzo" condotta da Ivana Fracasso, presidente della
Federazione Abruzzesi di Toronto, Bini, studioso di storia e
tradizioni abruzzesi e già dirigente del Settore Turismo della
Regione Abruzzo, ha parlato del fermento che c'è sulla
questione, citando, tra le altre, l'iniziativa del comitato per
l'annessione del Comune di Montenero di Bisaccia (Campobasso) e
del Molise all'Abruzzo.
"La questione spopolamento del Molise - ha sottolineato Bini
- non è di poco conto se si considera che il 51,5% dei comuni
molisani ha una maggioranza di abitanti ultraottantenni e che,
se crolla la popolazione, crollano anche l'entrata fiscale e i
conseguenti servizi sul territorio". Ricordando che le due
regioni sono separate solo dal 1963, mentre erano sempre state
considerate un unico territorio dal 1806 con il Regno delle Due
Sicilie e poi con il Regno d'Italia, Bini sottolinea anche che a
Pescara sono residenti 3.736 molisani, senza contare i tanti
studenti universitari. Anche la storia vede uniti i due
territori. Nel suo articolo Bini cita l'archeologo Sabatino
Moscati il quale, "a proposito della separazione del Molise
dall'Abruzzo sostenne come 'una trattazione delle due regioni
difficilmente potrebbe farsi separatamente, perché esse sono
notevolmente omogenee o, per meglio dire, tra esse prevale
l'omogeneità nella fase storica in cui le regioni stesse si
formano, quella sannitica e romana". Inoltre, "sono tante le
associazioni di emigrati, in Italia e all'estero, che uniscono
ancora abruzzesi e molisani, indifferenti ai modificati confini
amministrativi - ha fatto notare Bini - All'estero i molisani
più anziani in realtà si sono sempre sentiti abruzzesi".
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