Cinque raccomandazioni per un
"patto sostenibile, duraturo, rispettoso ed efficace" tra la
montagna e i turisti.. Uncem, l'unione degli enti locali dei
territori montani, scrive una sorta di vademecum per "turisti,
sistema degli enti territoriali e operatori".
Il primo consiglio è di "non andare a caso", ma "scegliere la
destinazione prima di partire, consultando siti degli Enti
locali o dei Consorzi di Operatori turistici"
Il secondo riguarda gli sport e le attività outdoor: evitare
"i percorsi troppo impegnativi, rispettare i propri limiti. Sono
già troppi gli incidenti nelle località alpine e appenniniche".
Uncem, inoltre, che le regole anti-Covid riguardano anche queste
attività.
Il terzo capitolo è per l'alimentazione: "non forzare le
regole" quando si va al bar o al ristorante" e non disperdere i
rifiuti dei pic-nic. Il quarto punto è l''invito a non
considerare la montagna "un parco giochi" e neppure, "un luogo
della wilderness con la natura che fa quel che vuole".
La quinta raccomandazione è di "comprare in valle, un segno
di vicinanza al territorio stesso e un atto di sostegno
all'economia locale"
Alle 5 'regole', Uncem aggiunge un'altra considerazione:
"Non tutto può essere regalato Negli ultimi dieci anni, molti
territori montani hanno sperimentato iniziative per dare un
valore (con un minimo costo a carico dei fruitori) a pezzi di
territorio che hanno particolare fruizione e tipo di accesso.
Come paghiamo i parcheggi in città, possiamo introdurre alcune
aree parcheggio a pagamento nelle aree montane, tariffa che si
può azzerare mangiando in un bar o in un ristorante del paese.
I proventi possono essere reinvestiti dagli Enti per una
migliore promozione, per migliori servizi, per nuovi servizi".
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