''L'Alpe Devero è un
paradiso e il Club Alpino Italiano deve condivide totalmente la
posizione di quelle centomila firme che stanno facendo un bene
enorme, tutelando qualcosa di prezioso in un modo corretto".
Così Vincenzo Torti, presidente generale del CAI, intervenuto
all'evento online promosso dal Comitato Tutela Devero che ha già
raccolto 103 mila mila firme per contrastare il progetto
"Avvicinare le Montagne", che prevede nuovi impianti turistici.
Sono interessate due vallate dell'Ossola, tra la conca alpina a
1700 metri di altitudine in Valle Antigorio e la località
sciistica di San Domenico, nella vicina valle Divedro.
"La difesa dell'Alpe Devero non è un fatto ideologico - ha poi
affermato Vittorio Cogliati Dezza, ex presidente di Legambiente
- , è una visione di futuro che riguarda anche il diritto delle
persone che abitano la montagna di potere continuare a viverci."
Citando l'Enciclica "Laudato sì" di Papa Francesco, ha poi
ricordato "l'assoluta necessità del mondo di oggi, fortemente
interdipendente, di tener conto dell'ecologia integrale, in cui
la dimensione della natura e dell'ambiente si collega ai bisogni
della società".
Secondo la parlamentare Rossella Muroni, vicepresidente della
Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera,
occorre partire "dall'idea che si può fruire la montagna e la
natura senza passare per l'infrastrutturazione pesante e dallo
stravolgimento del paesaggio".
Al dibattito è intervenuta una ventina di relatori a sostegno
della salvaguardia della conca alpina dell'Alta Ossola.
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