Il settore edile torinese sta
vivendo un periodo di parziale ripresa, ma la soglia di
attenzione deve rimanere alta. Dopo un difficile 2020 con il
periodo complesso del lockdown, c'è una nuova spinta verso il
mercato immobiliare e anche i lavori pubblici registrano timidi
segnali positivi. L'occupazione è in aumento, ma permane
difficoltà nel trovare manodopera specializzata. Questo il
messaggio dell'assemblea dei soci del Collegio Costruttori di
Torino, presieduto da Antonio Mattio.
"Non dobbiamo illuderci che il nostro settore sia fuori dalla
crisi che da oltre 10 anni ci mette in profonda difficoltà: dopo
un anno di blocco, dove la casa è stata la nostra ancora di
salvezza, stiamo riuscendo ad avere qualche boccata di ossigeno"
sottolinea Mattio. "La vera sfida sarà mantenere le condizioni
di miglioramento che, nei prossimi anni, possano consolidare il
trend e far riprendere l'interesse verso il settore. Inoltre,
dovremo cogliere le opportunità presenti sul mercato, prima fra
tutti il Superbonus 110% che ha riscontrato interesse per
famiglie e imprese, d'altra parte però la complicazione
normativa e, soprattutto, la sua durata limitata, sono fonte di
incertezza. Abbiamo accettato lo slittamento della proroga del
Provvedimento alla prossima Legge di Bilancio ed ora il settore
si attende la conferma dell'agevolazione almeno fino al 31
dicembre 2023".
Per quanto riguarda il Superbonus, il Piemonte si pone in
nona posizione per numero di interventi e in settima per
importi: 1.498 interventi per 230 mln di euro, di cui circa il
50% realizzati sul territorio della Città Metropolitana. La
pandemia ha favorito l'affermarsi di nuove esigenze legate
all'abitare, in particolare smart working e Dad e nel primo
trimestre 2021 le compravendite sono aumentate del 31,6%
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