Inaugurato a Riace, nella piazzetta
del villaggio globale, il "forno sociale dei popoli".
L'iniziativa è stata proposta nel paese della Locride, divenuto
negli anni simbolo "paese dell'accoglienza e di integrazione",
dall'associazione torinese "Spostiamo mari e monti" che, per il
secondo anno consecutivo, ha portato in questo angolo di
Calabria decine di giovani di vari centri piemontesi interessati
a conoscere il modello Riace e a dare il via a questo progetto,
nato anche grazie alla comunità Laudato Si' che lo ha già messo
in pratica a Nichelino Stupinigi (Torino).
"Ringraziamo Valentina Cera, assessore al comune di Nichelino -
ha detto l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, candidato alle
elezioni regionali in Calabria in una lista a sostegno di Luigi
de Magistris - per l'impegno in questo progetto, che prevede la
creazione di forni sociali in 100 comuni italiani come messaggio
di pace e di fratellanza, per aver scelto noi e Riace. Quello
che abbiamo fatto oggi col comune di Nichelino è più forte di un
gemellaggio formale: siamo legati da ideali e valori comuni".
Durante la serata, dopo l'accensione del forno, circa 40 giovani
hanno fatto il pane con le proprie mani per poi distribuirlo ai
cittadini e alle cittadine del paese e mangiarlo insieme.
"Il pane - ha detto Alessandro Azzolina, presidente
dell'associazione torinese e coordinatore del progetto -
rappresenta l'incontro: è uno degli alimenti più semplici e
poveri ma che per essere fatto necessita di una comunità e di un
territorio, per avere il forno, la farina e chi la impasta.
Quello che vogliamo dire è che dall'incontro può rinascere un
borgo e si può riaccendere la speranza di un'umanità migliore
possibile".
"Con progetti culturali come questo, di crescita - ha sostenuto
l'assessore di Nichelino Cera - vogliamo che i nostri giovani
cambino la società. Abbiamo deciso di prendere Riace come
esempio di un'altra umanità possibile, come esempio di valori
che ci rappresentano tutte e tutti".
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