Coca-Cola si conferma prima realtà
nel settore delle bibite e delle bevande in Italia per impatto
economico e occupazionale anche nel 2020. È quanto emerge dallo
studio realizzato da Sda Bocconi School of Management che ha
analizzato il valore socio-economico di Coca-Cola nel Paese, con
un focus sul Piemonte, regione in cui è presente dal 2019 a
seguito dell'acquisizione del marchio Lurisia e dello
stabilimento di Roccaforte di Mondovì (Cuneo).
Sommando stipendi, contratti di forniture, imposte e
contributi fiscali versati, sono 21 milioni di euro (0,02% del
Pil regionale) le risorse generate da Coca-Cola in Piemonte e
che sono state destinate alle famiglie, alle imprese e allo
Stato. Sul fronte occupazionale, i posti di lavoro, creati
direttamente e attraverso l'indotto, sono stati circa 1.800. Un
risultato non scontato, nel periodo difficile che il Paese ha
attraversato, aggravato dalle chiusure del canale Horeca che
hanno generato un impatto negativo su tutta la filiera. Dallo
studio emerge inoltre che, se la presenza di Coca-Cola venisse
meno, oltre ad azzerare l'impatto economico, ci sarebbero
importanti conseguenze a livello occupazionale: la crescita del
tasso di disoccupazione registrerebbe infatti +1,2% in Piemonte.
"Da quando Lurisia è entrata a far parte della famiglia
Coca-Cola, la nostra ambizione è stata quella di costruire un
solido legame con il territorio, fatto di persone e imprese e
diventare parte integrante della comunità locale. Qui stiamo
investendo risorse, qui c'è tutto l'impegno delle nostre persone
ed è per noi un privilegio contribuire alla crescita della
regione, restituendo valore" dichiara Giangiacomo Pierini,
Public Affairs & Communication Director di Coca-Cola Hbc Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA