'Right to Read. Leggere è un
diritto': è il progetto - presentato al Salone del Libro - che
fa incontrare cooperazione internazionale e promozione culturale
e della lettura, un viaggio in regioni del Mondo dove l'infanzia
è più difficile a causa di guerre, povertà e crisi umanitarie
spesso dimenticate dall'Occidente. Realizzato dalla Fondazione
Circolo dei lettori con l'Assessorato alla Cooperazione
Internazionale della Regione Piemonte, il progetto sostiene la
creazione e lo sviluppo di biblioteche scolastiche o di
comunità, raggiungendo i piccoli lettori in Burkina Faso,
Kosovo, Capo Verde, Siria, Guinea Conakry, Ucraina orientale,
Senegal, Artsakh, Benin. È previsto un intervento in 12 scuole,
ciascuna riceverà una fornitura di libri e una donazione in
denaro per allestire e arredare gli ambienti, acquistare beni
strumentali e materiali informatici.
"Sogno che in ogni luogo colpito da fame e guerra i bambini
possano avere un posto sicuro dove viaggiare con la fantasia,
ispirati dalla bellezza della letteratura a ricostruire le loro
nazioni: in questi luoghi sarà presente con una targa
esplicativa il Piemonte di cui andiamo orgogliosi", ha detto
Maurizio Marrone, assessore alla Cooperazione Internazionale
della Regione Piemonte. "Quanto ci sono mancati i bambini, in
questi lunghi mesi di pandemia. Ma ci sono anche bambini sempre
invisibili. È la questione centrale di questo presente:
l'infanzia dimenticata. L'infanzia invisibile. E noi proviamo a
esserci, a entrare nel cuore di questa questione, attraverso la
lettura. Perché la lettura non è soltanto svago, impegno, iter
scolastico, è qualcosa di ben di più. Crediamo che donare libri
a bambini invisibili sia un modo per dare loro un'occasione di
libertà", spiega Elena Loewenthal, direttore Fondazione Circolo
dei lettori.
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