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Regione Piemonte, +3,5% quota sanitaria a strutture residenziali

Regione Piemonte, +3,5% quota sanitaria a strutture residenziali

"Pronti 16 milioni e non aumentano le rette per le famiglie"

TORINO, 27 febbraio 2024, 14:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Regione Piemonte e i rappresentanti degli enti gestori delle strutture residenziali - Rsa, disabilità, psichiatria, dipendenze e minori - hanno raggiunto un accordo sulle risorse a sostegno del comparto al termine di un incontro, ieri, al Grattacielo Piemonte al quale hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e gli assessori alle politiche sociali, Maurizio Marrone e alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. Gli enti gestori, viene riferito, hanno riconosciuto l'impegno della Regione, che nel 2021 aveva provveduto a un primo adeguamento delle risorse, e da parte dell'amministrazione è arrivato l'apprezzamento per il ruolo attivo delle strutture nella gestione della pandemia.
    Per il 2024 la Regione Piemonte riconoscerà un aumento delle risorse destinate ai gestori delle strutture residenziali a integrazione della quota sanitaria, pari al 3,5% per una cifra di 16 milioni di euro. Queste risorse sono riservate alla quota dei posti letto convenzionati col sistema sanitario nazionale, ma sono vincolate al fatto che nemmeno la tariffa dei posti non convenzionati venga rivista al rialzo. La Regione inoltre ha richiamato le strutture firmatarie dell'accordo al rispetto dei contratti comparativamente più rappresentativi, così come previsto dalla delibera approvata ieri, che richiama l'accordo sottoscritto lo scorso novembre con le rappresentanze sindacali dei lavoratori.
    "Con questo stanziamento sosteniamo le strutture residenziali in un momento di difficoltà senza gravare sulle famiglie" spiega il presidente della Regione, Alberto Cirio. "Consapevoli del momento di difficoltà generale che grava su tutta la comunità, rivendichiamo di aver programmato aumenti tariffari solo rispetto alla quota sanitaria, senza rincarare di un euro la quota sociale, che, lo ricordiamo, altrimenti graverebbe direttamente sulle famiglie e sugli enti gestori dei servizi socio assistenziali dei comuni" dichiara l'assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone. "L'accordo è frutto di un continuativo e costruttivo confronto con le rappresentanze di categoria" osserva l'assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi.
   

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