Erano circa 1.200 ad
Alessandria a manifestare contro l'eventualità che vanga scelta
una località della provincia - nella Carta dei siti ritenuti
idonei ne sono stati indicati 5 - per ospitare il deposito
nazionale delle scorie nucleari.
"Fermiamo una discarica che dovrà contenere 17.000 metri cubi
di scorie nucleari ad alta radioattività provenienti dalle
centrali dismesse, che per perdere la pericolosità necessitano
di migliaia di anni. Sappiamo che il Deposito va fatto, anche
per questioni di sicurezza, ma non nel posto sbagliato. Qui ci
sono già grandi problemi ambientali e necessitiamo di
bonifiche", ha detto Gianluca Colletti, sindaco di Castelletto
Monferrato e portavoce degli amministratori, tra gli
organizzatori della mobilitazione. "Quando la politica si mette
pancia a terra, al di là dei colori e delle bandiere, succede
quello che è successo oggi: in tanti pacifici e uniti. Non
molleremo", ha rimarcato Colletti.
"Oggi è una scommessa vinta, vinceremo la battaglia. Qua
siamo, pronti a lottare", ha assicurato Eugenio Spineto, anima
del Comitato 'No deposito nucleare'.
Per il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante, è necessario
avere la lucidità per appoggiare il lavoro del governo nel
trovare un sito adatto. "Da noi non va bene, ma il deposito
serve perché anche da noi ci sono scorie stoccate. Per vincere
davvero la battaglia servono una legge per limiti chiari per le
sostanze chimiche nei processi produttivi e un consorzio o
centro regionale per le bonifiche".
Alla manifestazione di oggi presenti anche, tra gli altri,
Federico Fornaro (Pd) e l'europarlamentare Gianna Gancia (gruppo
Identità e Democrazia).
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