Ha negato di essere un assassino e ha
fornito un alibi dicendo che non era a Terni il giorno
dell'omicidio, il 60enne albanese Kujtim Beli, fermato al porto
di Bari dai carabinieri con l'accusa di avere ucciso a colpi di
pistola, a Terni, il suo connazionale Demir Hyseni di 49 anni.
Le indagini sull'omicidio sono coordinate dalla procura umbra,
ma l'interrogatorio di convalida del fermo si è celebrato a
Bari, dove l'uomo è stato bloccato mentre tentava di imbarcarsi
per l'Albania.
Davanti al gip di Bari Annachiara Mastrorilli e al pm
Marcello Quercia, il 60enne, difeso dall'avvocato Francesco
Colonna, ha negato di avere ucciso il connazionale. Ha detto di
non avere alcun motivo di risentimento nei suoi confronti anche
perché è ormai da anni separato dalla moglie. Ha spiegato,
inoltre, che quel giorno si trovava a Padova per lavoro e non a
Terni.
Il giudice si è riservato la decisione sulla richiesta di
convalida del fermo.
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