/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

D'Aversa 'gesto brutto il mio, ma una provocazione continua'

D'Aversa 'gesto brutto il mio, ma una provocazione continua'

'La testata non era premeditata, volevo dividere i giocatori'

LECCE, 10 marzo 2024, 16:20

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"E' stato un finale concitato, negli ultimi minuti di gara quando ci sono state delle provocazioni.
    Non volevo che i miei ragazzi prendessero squalifiche o roba del genere, siamo venuti a contatto io e Henry: il gesto non è stato bello da vedere, ma la mia intenzione era quella di dividere i giocatori". A parlare è Roberto D'Aversa, tecnico del Lecce, nella disamina del concitato finale e del rosso diretto per il contatto con Henry. E sempre a tal proposito il tecnico chiarisce: "Non sono entrato in campo per dare una testata - prosegue D'Aversa -, sono andato a salutare Baroni e poi volevo evitare che i miei giocatori prendessero qualche squalifica pesante. Henry si è avvicinato, ma la mia intenzione non era quella di andare da lui. Lo ripeto, gesto brutto da vedere, ma assolutamente non premeditato. Volevo separare i giocatori, anche perché gli ultimi sette-otto minuti sono stati una provocazione continua".
    Infine, un pensiero sulla partita: "Nei primi quindici minuti siamo stati un po' contratti - ammette D'Aversa - ed abbiamo messo la partita sui loro binari. Se analizziamo la partita nell'arco dei novanta minuti siamo usciti sconfitti con un tiro da fuori deviato, abbiamo creato diverse occasioni per far gol ma non ci siamo riusciti". E sulla contestazione nei suoi riguardi da parte della tifoseria più calda, D'Aversa la pensa così: "I cori nei miei confronti? Non entro nella testa dei tifosi, sono liberi di fare quello che ritengono opportuno", taglia corto l'allenatore.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza