Entro il 2020 Olbia potrebbe avere
una sede universitaria nel contesto urbano. Oggi il polo
universitario della città gallurese è ospitato all'interno
dell'aeroporto Costa Smeralda dove si possono seguire due corsi
di laurea: in Economia e Management del turismo e in Economia
aziendale curriculum Tourism Management (Magistrale).
Le basi per raggiungere questo traguardo sono state poste con
la nascita del Consorzio universitario del quale fanno parte
l'Ateneo di Sassari, il Comune di Olbia, l'Istituto
Euromediterraneo, la Sinergest, l'Aspo, la Geasar, il Cipnes e
l'Area marina protetta di Tavolara: 10mila euro a testa è la
quota azionaria versata da tutti tranne che dall'Università. Il
consiglio di amministrazione sarà presieduto da Aldo Carta,
presidente del Consorzio industriale provinciale del Nord Est
Sardegna, mentre gli altri componenti sono Luca Deidda, docente
universitario e prorettore dell'ateneo sassarese, e don Raimondo
Satta dell'Istituto Euromediterraneo.
Il polo di studi troverà casa nella parte bassa di corso
Umberto, a palazzo Giordo, conosciuto per avere storicamente
ospitati la Upim e poi Standa e Oviesse. L'auspicio è che già
all'inizio del prossimo anno possa essere bandito l'appalto per
la sua ristrutturazione. Discorso analogo per l'attuale sede di
Olbia Expo in via Porto Romano, che ospiterà l'Aula Magna e gli
uffici amministrativi. Non appena il restyling sarà completato,
l'Università abbandonerà l'attuale sede nell'aeroporto.
L'istituzione di un nuovo soggetto dotato di personalità
giuridica consentirà al polo universitario della città gallurese
di accedere direttamente ai finanziamenti dello Stato e della
Regione. Per il sindaco Nizzi "è non solo uno degli atti più
importanti di questa prima parte di amministrazione, ma il
radicamento dell'Università in città è la cosa più importante
che possa capitare alla comunità".
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