Recupero Sae (Soluzioni
abitative in emergenza) per rifunzionalizzare aspetti delle
città, creare cottage turistici, destinarle al co-working o a
residenze per giovani in arrivo per programmi studio Erasmus.
Sono solo alcune delle ipotesi 'post ricostruzione', accennate
dall'assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli, con
l'uso del fondo complementare al Pnrr. L'occasione è stata la
conferenza stampa con il presidente della Regione Francesco
Acquaroli e gli assessori regionali Giorgia Latini (Cultura),
Stefano Aguzzi (Protezione Civile) e il direttore dell'Ufficio
speciale per la ricostruzione Marche Stefano Babini sulla nuova
fase di ricostruzione a cinque anni dal sisma.
Quello dei riutilizzo delle Sae, osserva la Regione, "sarà
nei prossimi anni un tema affascinante e importante per non
disperdere gli investimenti infrastrutturali realizzati (strade,
parcheggi, verde pubblico, strutture pubbliche e
infrastrutture)". Ci sono, informa l'amministrazione regionale,
"65 intervento da riconvertire e abbiamo richiesto finanziamenti
tramite Pnrr per le aree del 'cratere (rigenerazione urbana e
territoriale)".
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