Ha i pantaloni a quadri e un
naso grande. E' un 'bue' seduto, realizzato con varie tecniche,
tra cui biro e pastelli. Ha naso e orecchie grandi come gli
altri disegni di animali e creature fantastiche che Gillo
Dorfles realizzava per i suoi nipoti, Giorgetta e Piero. Rivela
anche uno spaccato inedito della sua vita privata, con le
immagini improvvisate per gioco, la mostra "Il segno rivelatore
di Gillo", inaugurata alla Biblioteca statale di Trieste, curata
da Marianna Accerboni e promossa dall'Associazione Culturale
Gillo Dorfles di Milano.
In mostra ci sono 90 anni della sua pittura, dai primi lavori
del 1910 a quelli del 2000. Varie le opere su carta -
che 'esprimono il segno' -, i bozzetti per stoffe da arredamento
e la parte documentaria: una trentina di suoi libri e alcune
foto che lo ritraggono con Andrea Bocelli o Renzo Piano. In
esposizione anche le lettere autografe inviate dalla figlia di
Svevo e dalla sorella Dora al direttore de La Lettura in
polemica con un articolo di Gillo.
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