È Rosella Postorino con 'Le
assaggiatrici' (Feltrinelli), la vincitrice della seconda
edizione del Premio Wondy di letteratura resiliente. Il romanzo
Premio Campiello 2018 è ispirato alla storia vera di Margot
Wölk, assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf.
Ritanna Armeni, con 'Una donna può tutto' (Ponte alle Grazie),
si è aggiudicata il premio della "giuria popolare", assegnato
dagli utenti di Facebook che hanno votato sulla pagina
dell'associazione "Wondy Sono Io".
La finale del Premio Wondy, organizzata dall'associazione 'Wondy
Sono Io', in collaborazione con Vanity Fair, si è svolta al
teatro Manzoni di Milano in una serata condotta Luca Bizzarri e
Paolo Kessisoglu con l'esibizione dal vivo di Andrea Bocelli, di
Mahmood e del ballerino e coreografo siriano Ahmad Joudeh. A
dare voce ai romanzi finalisti gli attori Giulia Bevilacqua,
Alessio Boni, Paolo Genovese, Matilde Gioli, Valentina Lodovini
e Vinicio Marchioni.
La giuria tecnica è presieduta da Mario Calabresi. Ed è composta
da Diamante D'Alessio, Luca Dini, Chiara Fenoglio, Selvaggia
Lucarelli, Michela Marzano, Marco Missiroli, Emanuele Nenna,
Alessandra Sarchi, Gianni Turchetta e Andrea Vitali.
Il Premio Wondy di letteratura resiliente è il riconoscimento
letterario in memoria di Francesca Del Rosso, scrittrice e
giornalista morta l'11 dicembre 2016, nota con il nome di Wondy
dopo la pubblicazione del libro 'Wondy - ovvero come si diventa
supereroi per guarire dal cancro' (Rizzoli) nel quale
raccontava, con coraggio e ironia, la sua lotta contro la
malattia. Il premio Wondy è rivolto alle opere edite, scritte in
italiano, che raccontano come fare fronte in modo positivo agli
ostacoli della vita ed è promosso e organizzato
dall'associazione "Wondy Sono Io", creata dal marito di
Francesca, Alessandro Milan, insieme ai suoi amici più cari.
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