L'altezza di interruttori e
maniglie, le dimensioni del lavandino in bagno, l'altezza dei
banconi a cui vengono serviti cibi e bevande, la presenza di
fasciatoi o aree adibite all'allattamento. Sono alcune delle
informazioni che è ancora difficile reperire su Internet per
sapere, prima di partecipare a un evento, quanto accessibile sia
il luogo che lo ospita. Ha preso il via da questa considerazione
il progetto della prima "Guida per progettare e realizzare
manifestazioni all'insegna di accessibilità e inclusione", breve
vademecum uscito in questi giorni e scaricabile anche online. A
realizzarlo è stato l'imprenditore friulano William Del Negro,
presidente di Willeasy srl, startup a vocazione sociale e
dell'associazione #Iocivado, che fin dalla nascita convive con
una forma di nanismo e si è trovato in prima persona ad
affrontare difficoltà e imprevisti negli spostamenti quotidiani.
"Non basta una rampa per rendere 'inclusivo' un evento - ha
detto Del Nego - , ci vogliono altre piccole, ma decisive
attenzioni. Problemi simili ai miei - ha precisato - li ha una
vasta platea non solo disabile, ma anche famiglie con bambini
piccoli, persone con intolleranze alimentari o che si vogliono
spostare con il proprio cane, solo per citarne alcune. La guida
- conclude - suggerisce le accortezze da avere dal punto di
vista organizzativo, spaziale, comunicativo, tecnologico e
gestionale".
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