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La 'Disperata vitalità' di Giorgio Van Straten

La 'Disperata vitalità' di Giorgio Van Straten

Il nuovo romanzo a sei anni dal saggio 'Storie di libri perduti'

ROMA, 09 febbraio 2022, 20:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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GIORGIO VAN STRATEN, 'UNA DISPERATA VITALITÀ' (HARPER COLLINS, PP 272, EURO 18.00). Giorgio van Straten torna al romanzo per raccontarci il tempo che passa e i sogni che restano in 'Una disperata vitalità'.
    "All'improvviso da essere giovane mi ritrovo vecchio. Quando è successo? E come?". E' quello che pensa Giorgio, l'agente letterario e scrittore protagonista del libro che ha lo stesso titolo di una famosa raccolta di poesie di Pier Paolo Pasolini, alla vigilia del suo sessantesimo compleanno. Che sia arrivato, anche per lui, il tempo dei bilanci? Pubblicato da HarperCollins, il libro, che esce a sei anni di distanza dal saggio 'Storie di libri perduti' (Laterza), ci fa entrare con ironia, leggerezza e profondità nei pensieri di un uomo che ripercorre la sua vita. Un'ex moglie, una vita tra Firenze e New York, un buon momento professionale e la convinzione di avere quarant'anni che si deve scontrare con la data impressa sulla carta d'identità e con vari acciacchi e malanni.
    "Giorgio aveva quasi sessant'anni, viveva a New York da due, era convinto di attraversare un momento molto positivo della sua vita e si svegliava spesso pensando che forse, quando fosse stato del tutto fuori dal sogno che aveva appena fatto, si sarebbe reso conto di avere soltanto quarant'anni" racconta lo scrittore che dal 2015 al 2019 è stato direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a New York.
    Nel romanzo ci sono lo spaesamento di una generazione, i desideri che non invecchiano, gli affetti più cari, la donna amata, il migliore amico, la figlia, gli incontri galanti più o meno occasionali, la crisi politica e sociale del mondo in cui si è vissuti e invecchiati e anche il ritratto, tratteggiato con dolce sarcasmo, degli ambienti intellettuali di sinistra italiani e americani.
   

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