Uccelli di fuoco, cavalli e cavalieri
magici, matrioske, giostre e fiori fantasiosi, tutte le figure
leggendarie tratte dal mondo poetico di Aleksandr Puskin e gli
archetipi delle illustrazioni di Bibilin, portano nel mondo
colorato e fantastico delle fiabe russe, con il marchio Roi du
Lac, disegnato e realizzato dallo stilista italo-scozzese Marco
Kinloch, nato a Castelfranco Veneto, da madre italiana e padre
nato in Scozia, e da sua moglie, l'italianissima Antea Brugnoni.
In pedana con Altaroma, nella ex caserma Guido Reni, è il
trionfo degli stampati su seta e jacquard, in un mix di colori e
fantasie che riportano in un mondo magico e misterioso. Eppure
le linee classiche di camicie e chemisier, il taglio sartoriale
di giacche e pantaloni, hanno reso chiaro immediatamente che si
era di fronte a creatività e artigianalità, indiscutibili in una
collezione dove l'attenzione è stata posta sui dettagli di ogni
singolo capo, dalla scelta di fodere e bottoni.
La palette cromatica varia dai toni caldi del marrone, chiaro
richiamo alla terra, al rosso vivo, fino alle diverse sfumature
di blu e azzurro, dal navy al carta da zucchero, colore
identificativo del marchio e ricorrente nelle illustrazioni
fiabesche.
Ogni tessuto della collezione è stato realizzato in Italia:
jacquard e stampe su seta a Como, ricami in Puglia, cachemire a
Biella, fodere in Piemonte. Tra i pezzi forti della collezione
gli abiti in paillette ricamati a a mano: 54 ore per i disegni,
36 ore di ricamo ininterrotto a macchina, 9 milioni di punti,
2,5 milioni di paillette per soli 3,87 metri di tessuto. I capi
sono tagliati e finiti a mano nel laboratorio del marchio vicino
Cremona.
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