"Al Salone di Torino il mondo del
libro ritrova finalmente la sua casa. Sono emozionato come se
fosse la prima volta". Così il direttore del Salone del Libro di
Torino, Nicola Lagioia, entrando all'Oval dove sta per essere
inaugurata la 33esima edizione della buchmesse. "E' il primo
evento internazionale legato al libro che viene organizzato:
Torino e l'Italia fanno da apripista e questo è un motivo di
orgoglio - aggiunge - Non sarà un'edizione in cui dobbiamo fare
numeri record, ma ritrovare la nostra comunità. È un'edizione
che passerà alla storia perché segna un prepotente ritorno alla
normalità".
Sono già centinaia le persone in coda fuori dal Lingotto, con
lunghi serpentoni di visitatori in attesa di entrare dopo aver
completato le procedure di controllo, compresa quella del Green
Pass. Molte le scolaresche, arrivate anche con bus da fuori
città. "Il Salone del libro costituisce un appuntamento
fondamentale per la vita culturale del nostro Paese. Il suo
ritorno in presenza dopo il tormentato periodo della pandemia è
per tutti motivo di grande soddisfazione", sottolinea il Capo
dello Stato, Sergio Mattarella, nel messaggio agli organizzatori
della kermesse. "Durante l'emergenza Covid i libri sono stati
per molti cittadini un rifugio, un alleato, un'arma contro la
solitudine e lo sconforto - scrive Mattarella - laddove ci
costringeva a distanziarci dagli altri, il libro ci ha permesso
di avvicinarci a storie nuove, a personaggi diversi, a mondi
inesplorati".
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