"Il diavolo oggi? E' quella presunta
cultura con presupposti di verità, ma che in realtà ha deciso di
ammazzare i sogni. Il diavolo è quello che stiamo vivendo. È la
morte dell'immaginario". Mentre Belfagor, quello di scena, si
agita tra i flutti con le sue corna arcuate, non ha dubbi il
maestro Roberto De Simone, regista, musicologo, classe 1933, che
nel pieno dell'emergenza Covid torna al Teatro Trianon Viviani
di Forcella a Napoli con la sua "Trianon Opera - tra pupi,
sceneggiata e belcanto", spettacolo che invece ai sogni rende
omaggio e che Rai5 proporrà il 30/4 alle 18, nell'ambito della
programmazione operistica della settimana a lui dedicata da Rai
Cultura.
Messa in scena firmata insieme a Davide Iodice, regia tv di
Claudia De Toma e scenografie di Gennaro Vallifuoco, l'opera,
racconta lo stesso De Simone, "è un'esplorazione storica e
antropologica sulla religiosità napoletana, sia a livello colto
gesuitico, sia a livello popolare", attorno a un "documento
scritto che fa da cardine esplorativo: l'opera Il vero lume tra
le ombre, più nota come La Cantata dei pastori, del drammaturgo
Andrea Perrucci, stampata nel 1698 e rappresentata in prima
esecuzione in quello stesso anno". Ma è soprattutto un omaggio
all'essenza pura del teatro che, ricorda, "è sogno, artificio".
"Il maestro non solo ci ha letteralmente regalato l'opera -
racconta la direttrice artistica del Trianon Marisa Laurito - ma
ne ha scritto una prima versione che doveva andare in scena lo
scorso Natale con 20 elementi di coro e altrettanti di
orchestra, per modificarla poi per la tv. Noi speriamo di
rappresentare l'originale con il pubblico a dicembre".
Protagonisti, Maria Vergine e Giuseppe (Michele Imparato e Pino
Mauro) alla ricerca di un riparo sicuro a Betlemme dove
partorire il Bambin Gesù. A ostacolarli, Belfagor (Rosario
Toscano), il demonio. Ma a proteggerli è la spada di Gabriello
Arcangelo (Veronica D'Elia).
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