/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Press card, la storia di Maria Grazia Cutuli in scena a Palermo

Press card, la storia di Maria Grazia Cutuli in scena a Palermo

Al Biondo il testo sulla giornalista uccisa in Afghanistan

PALERMO, 03 maggio 2024, 13:28

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un tesserino, quello di giornalista, la Press Card, ottenuta con anni di sacrifici, notti insonni e un numero infinito di sigarette. La Press card era stato sempre il sogno di Maria Grazia Cutuli, la giornalista catanese, che aveva iniziato a La Sicilia di Catania. Viene ricordata con uno spettacolo andato in scena alla Sala Strehler del Biondo di Palermo, scritto da Gaetano Savatteri e Luana Rondinelli. Un monologo recitato da Valeria Contadino con convinzione e intensità.
    Il testo appassionato ricostruisce il percorso della giornalista del Corriere, dopo la lunga gavetta a Milano, dove affronta la diffidenza e il freddo di una città che è straniera al suo cuore, ma ieri come oggi offre molte opportunità a chi desidera fare il giornalista. Ma alla Cutuli non bastava la Press Card, lei voleva con tutta la determinazione di cui era capace, essere un inviata nei luoghi più impervi e pericolosi del pianeta. La morte la stava aspettando sulla strada che va da Jalalabad a Kabul, in Afghanistan. Con un reporter spagnolo e due guide si era ritrovata in un'area inaccessibile, dove erano state nascoste le armi chimiche, i gas nervini. Andare sui posti dove accadevano i fatti. Una cronista senza paure, con un bassissimo senso del rischio. Il suo sogno era quello di raccontare i segni della guerra e lavorare in difesa dei diritti umani, che in quei luoghi sono negati. Proprio nel 2001 era tornata in Afghanistan, subito dopo la tragedia delle Torri Gemelle a New York, ma il rischio non l'aveva mai fermata.
    Scene e costumi sono disegnati da Vincenzo La Mendola e fanno riferimento a quei pantaloni e a quelle sigarette con cui i talebani la vedranno come una minaccia. Le musiche sono di Fabio Abate. Repliche fino al 5 maggio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza