/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Elio Pecora e la società letteraria

Elio Pecora e la società letteraria

Affettuosa e ricca foto di gruppo nella Roma anni '70/'80

ROMA, 12 agosto 2017, 11:18

Paolo Petroni

ANSACheck

La copertina del libro di Elio Pecora "Il libro degli amici" - RIPRODUZIONE RISERVATA

La copertina del libro di Elio Pecora "Il libro degli amici" - RIPRODUZIONE RISERVATA
La copertina del libro di Elio Pecora "Il libro degli amici" - RIPRODUZIONE RISERVATA

ELIO PECORA, 'IL LIBRO DEGLI AMICI' (NERI POZZA, pp. 144 - 15,00 euro).
    Tra la prosa, lo stile e il modo di raccontare di Elio Pecora e la sua persona c'è una coincidenza precisa e quel suo sguardo mite, indagatore curioso e comprensivo assieme, quel suo sorriso di persona cosciente del mondo ma mai troppo corrosivo, quel suo muoversi con eleganza e senza fretta, si ritrova ora nel nitore e nell'intensità dei ritratti e i ricordi riuniti in 'Il libro degli amici'.
    Sono pagine in cui vi è la Roma colta, gli scrittori principalmente negli anni '70 e '80 del Novecento, quelli ancora intensi e vivi, ma partendo dall'arrivo nella capitale di Pecora nel 1966 per arrivare più o meno ad oggi. Ricordi personali dunque, assolutamente, ma appunto ricostruiti con quel garbo e misura, con una dimensione innanzi tutto affettiva, che mettono l'autore all'interno della fotografia generale e offrono un ritratto della società letteraria di allora, serio, attento alle cose importanti, ma anche vivace in alcuni particolari o nel sottolineare certi caratteri, a cominciare da quello non facile di Elsa Morante, cui comunque Pecora dedica alcuni sentiti versi d'amicizia vera, o quello perso in alcune paranoie della 'leggera' Amelia Rosselli, sino alla grazia e all'ironica intelligenza di Aldo Palazzeschi o alla figura "che spande disagio" con occhi dalla "luce fra tenera e beffarda" del coltissimo e agreste Rodolfo Wilcock. Pagine vive, senza rimpianti e nostalgie e tantomeno note retoriche, ma che hanno implicita la denuncia di un cambiamento radicale, di una società intellettuale non più inclusiva, che subito riconosceva le persone di qualità e le cooptava, offrendo sostegno e amicizia vera unita ai confronti intellettuali. In questo senso le prime 50 pagine, che appunto raccontano incontri e discussioni, coincidenze e amori, avvenimenti pubblici e privati, sono un panorama esemplare, in cui appaiono nomi celebri e altri meno, ma tutti inseriti in un modo di essere corale e solidale, anche se con possibili gelosie e ripicche.
    Sono anni vivaci di librerie frequentate (alla Bocca in Piazza di Spagna lavora Pecora appena arrivato a Roma), di ricerca artistica e pittorica, di teatro vivo con la Compagnia dei Giovani ma anche il Beat72 e le altre cantine teatrali, di caffè e salotti dove si incontrano amici e mostri sacri, Laura Betti e Ingrid Bergman, De Chirico e Pasolini, che apre spazio al dolore dopo il suo assassinio, come poche parole asciutte, a nascondere l'emozione, ricordano il volo dalla finestra di casa della Rosselli, e poi la casa strapiena di oggetti, quadri, scritti di Sandro Penna e che Pecora si ritrova a riordinare dopo la sua morte.
    Un libro di cui sarebbe facile fare un elenco di nomi tutti di primo piano con aggiunta di aggettivi, vezzi o caratterizzazioni, ma sarebbe ingiusto rispetto al ritmo, allo sguardo affettuoso e partecipe, alla coralità e alle intenzioni tutt'altro che pettegole, pur raccontando una città pettegola, di questo scrittore, autore teatrale, critico finissimo e poeta di qualità che è Elio Pecora, di cui si sono festeggiati lo scorso anno gli 80 anni.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza