Chiusura debole in Piazza Affari
(Ftse Mib -0,51% a 22.092 punti), tra scambi in calo per 2,2
miliardi di euro di controvalore, a causa anche del congelamento
di Carige per l'intera seduta, disposto da Borsa Italiana in
attesa di novità sull'aumento di capitale, e di Creval
(-25,22%), di cui sono passate di mano solo 900mila azioni. Giù
anche Mediolanum (-1,98%), Intesa (-1,07%), Unicredit (-0,6%) e
Bper (-0,63%), a differenza di Mps (+6,22%), che ha interrotto
una sequenza di 5 sedute negative, ma sotto la soglia
psicologica dei 4 euro. In controtendenza anche Banco Bpm
(+1,06%) e Ubi (+0,68%), deboli invece Tim (-1,52%), Enel
(-1,52%), Yoox Nap (-1,38%) ed Fca (-0,94%), oggetto di realizzi
dopo il rialzo della vigilia a seguito delle vendite in Europa.
Ha corso Exor (+2,01%), seguita da Fineco (+1,6%), Tenaris
(+1,42%) e Unipol (+1,19%). Tra i titoli a minor
capitalizzazione invece Astaldi (-9,49%) ha sofferto per il
taglio del rating di S&p, delusa dalla generazione di cassa del
terzo trimestre.
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