Nel negoziato con gli Usa, con la
telefonata Trump-Macron domenica e il dialogo fra il ministro
delle Finanze francese Bruno Le Maire e il segretario del Tesoro
Steven Mnuchin, "abbiamo rifiutato qualsiasi marcia indietro o
sospensione della tassa": lo ha spiegato lo stesso Le Maire a
margine del Wef. "Il Parlamento francese l'ha votata e resta in
vigore. L'alternativa a un compromesso costruttivo - ha
avvertito - è la guerra commerciale. E una volta che questa è
dichiarata, è molto difficile uscirne". Secondo il ministro
francese "se non ci sarà un accordo la Francia non farà un passo
indietro, ed è pronta a riscuotere la tassa sulle attività
digitali delle grandi imprese globali a dicembre 2020".
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