"Non possiamo sopportare gli oneri di
un' ulteriore chiusura", "o ci sono interventi economici seri e
immediati o la ristorazione è morta". Così il direttore generale
di Fipe Confcommercio Roberto Calugi commentando la prima bozza
del dpcm che prevedrebbe la chiusura di locali e ristoranti
alle 18 e lo stop nei festivi. Fipe Confcommercio chiede
"ristoro a fondo perduto, proroga del credito d'imposta sulle
locazioni, blocco degli sfratti, cassa integrazione e
sospensione delle scadenze fiscali come Ires e Irpef". Non
vogliamo entrare nel merito se sia giusto o sbagliato, dice
Calugi, " ma temiamo anche che questa chiusura e questi
sacrifici non produrranno i risultati sperati, perchè è evidente
che gli ambiti di contagio sono altri".
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