Si confermano deboli le principali
borse europee in piena allarme sanitaria, con i casi di Covid in
crescita ovunque e i governi pronti ad inasprire le misure di
contenimento della pandemia. Ma non tutti i listini perdono allo
stesso modo. Londra e Madrid (-0,15% entrambe) sono le meno
depresse, seguite da Parigi e Milano (-0,6% entrambe), mentre
Francoforte (-2,36%) si conferma la peggiore. Contrastati gli
indici Ifo che misurano la fiducia in Germania. E' migliorato il
dato sulla situazione attuale (90,3 punti) mentre sono scesi
quelli sulle aspettative delle imprese (92,7) e sulla fiducia
economica (95). Negativi i futures Usa, in attesa dei
dell'indice Fed di Chicago, delle vendite di case e dell'indice
Fed di Dallas.
Sulla piazza di Milano e di Parigi corrono rispettivamente
Fca (+2,94%) e Peugeot (+3,3%) dopo le indiscrezioni su
un'accelerazione del via libera dell'Ue alle nozze. Un'ipotesi
che potrebbe venir commentata dagli interessati tra due giorni,
in occasione delle presentazioni delle trimestrali previste
proprio il prossimo mercoledì 27 ottobre. Nello stesso giorno
presenteranno i conti Eni (-1,54%) e Saipem (-1,33%), mentre
domani tocca a Bp (-0,05%). Sul settore pesa il calo del greggio
(Wti -2% a 39,02 dollari), risalito comunque sopra la soglia dei
39 dollari. Deboli anche Total (-1,7%), Shell (-1,25%) e Saipem
(-1,29%). Stabile a 127 punti lo spread tra Btp e Bund, mentre
frenano i bancari Banco Bpm (-1,25%), Unicredit (-1,12%), Bper
(-0,8%) e Intesa (-0,7%). Bene i farmaceutici Diasorin (+0,74%),
AstraZeneca (+1,18%) e Bayer (+1,12%), che ha rilevato
l'americana Asklepios. Sotto pressione il colosso tedesco del
software Sap (-19,58%) dopo le previsioni sul 2021, che
risentirà dell'effetto pandemia.
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