Per la transizione energetica nel
settore dell'auto la sola offerta di prodotto non basta. Il
parco circolante italiano è uno dei più vecchi d'Europa: 38,8
milioni di auto con un'età media di 11,8 anni, costituito per il
52,5% da auto ante Euro 5 (20,4 milioni) e per il 70,5% ante
Euro 6 (27,4 milioni). Anche se il mercato dell'auto tornasse a
livelli più o meno normali (1.700.000 unità all'anno), per
sostituire l'attuale circolante inquinante occorrerebbero
decenni. Lo segnala Federauto-Confcommercio nel corso di una
conferenza stampa. Un altro ostacolo è il costo delle auto, il
cui prezzo medio in Italia negli ultimi 10 anni è già cresciuto,
al netto dell'inflazione, del 6% al di sopra del potere
d'acquisto dei consumatori. Le auto elettriche o ibride,
sottolinea Federauto, costano dal 25 al 30% più delle versioni
equivalenti con motore tradizionale. Ma a limitare la diffusione
della mobilità elettrica c'è anche il livello di sviluppo delle
infrastrutture di ricarica. L'Italia, evidenzia Federauto, è in
serio ritardo sia nella rete di bassa potenza (6a in Europa per
numero di colonnine per 100 km), sia nella rete di ricarica
veloce (Fast Charge) che costituisce il 9,7% della rete
esistente, contro il 17,2% della media europea. In autostrada le
colonnine di ricarica rapida sono appena 32. Secondo Federauto
nel prossimo futuro i prezzi delle auto subiranno una tensione
al rialzo, che ostacolerà la transizione energetica nel settore.
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