Chiusura poco variata per Piazza Affari, che nel finale limita il calo della giornata allo 0,09% a 24.065 punti, tra scambi sempre sottili anche se sopra quota 2,1 miliardi di euro controvalore, al pari di venerdì scorso.
Stabile il differenziale tra Btp e Bund tedeschi a 195 punti base, come in apertura, con il rendimento annuo dei titoli decennali in calo di di 6,2 punti al 2,895%.
Il listino milanese ha fatto meglio degli altri in Europa grazie al balzo segnato da Diasorin (+2,25%), Saipem (+2,18%), Banco Bpm (+2,17%) e Prysmian (+2,03%). In crescita sopra il punto percentuale Fineco (+1,43%), Unicredit (+1,36%), Tim (+1,15%) e Nexi (+1,02%). La lista dei rialzi si chiude con Banca Generali (+0,74%), Bper (+0,63%), Generali (+0,56%), dopo la trimestrale migliore delle stime degli analisti, Mediolanum (+0,51%), Recordati (+0,36%) e Snam (+0,26%). Ferme poco sopra la parità Stm e Ferrari (+0,03% entrambe).
In calo il resto del paniere, con Amplifon (-2,98%) in coda, preceduta di poco da Tenaris (-2,58%), che ha scontato lo scivolone iniziale del greggio (Wti -3,5% poco sopra i 105 dollari al barile) all'indomani delle scorte settimanali Usa salite oltre le stime. Una tensione che si è attenuata dopo l'avvio di Wall Street prezzo che anche se in chiusura di seduta il prezzo del barile si è assestato, girando in positivo sopra i 107 dollari al barile (Wti +0,6%).
Seduta difficile anche per Campari (-2,1%), Cnh (-1,9%), Iveco (-1,56%) ed Hera (-1,41%). Ha ridotto il calo iniziale Moncler (-1,37%), mentre hanno ceduto circa un punto percentuale Mediobanca e Italgas (-1,03% enbtrambe). In lieve calo Pirelli (-0,63%), poco mosse Eni (-0,33%) e Stellantis (-0,27%), entrambe bligliori delle rivali europee.
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