Gli investimenti nuovi e
alternativi, secondo la ricerca di Intesa Sanpaolo e Centro
Einaudi, cominciano a entrare nella consapevolezza dei
risparmiatori, ma lo fanno molto lentamente. I Pir, destinati a
collegare il risparmio con gli investimenti reali,
particolarmente delle piccole e medie imprese, sono stati
considerati appena dal 2,5 per cento per campione, ma per ogni
sottoscrittore effettivo ve ne sono 6 indecisi che potrebbero
investirvi in futuro (14 tra gli impiegati, categoria che ha più
liquidità della media).
I bitcoin affascinano appena il 5 per cento degli
intervistati (senza che abbiano necessariamente acquistato
questi strumenti). Trovano i potenziali estimatori all'incrocio
dei risparmiatori giovani, benestanti e istruiti. Il 6,7 per
cento del campione - si sale al 14 per cento tra i laureati -
risulta interessato agli investimenti etici e a impatto positivo
sull'ambiente e sulla società.
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