Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
Extra
Responsabilità editoriale di Advisor
Responsabilità editoriale di Advisor
Ampliamento dell’offerta dei servizi da parte degli istituti di credito e trasformazione digitale del settore bancario operata dalle FinTech. Sono due temi interconnessi che Simon-Kucher & Partners, società globale attiva nella consulenza sul pricing, marketing e strategia commerciale, ha indagato in uno studio condotto tra febbraio e marzo 2019 attraverso diverse centinaia di interviste effettuate su un campione rappresentativo degli italiani bancarizzati.
In particolare, lo studio si è posto l’obiettivo di testare l’effettivo interesse degli italiani sui servizi finanziari innovativi, un esercizio significativo per valutare l’opportunità che gli istituti di credito hanno per fare leva sulla fiducia dei propri clienti e per decidere come indirizzare i medesimi servizi attualmente trattati principalmente dalle FinTech. Dall’analisi emerge che solamente il 25% degli intervistati dichiara un livello di interesse elevato o molto elevato per i servizi erogati dalle banche in collaborazione con terze parti, tuttavia si nota come il coinvolgimento aumenta significativamente quando il campione è chiamato ad esprimere una preferenza su servizi specifici.
Per il 60% degli intervistati i servizi innovativi più apprezzati sono la possibilità di aggregare i diversi conti correnti in un’unica app, mentre per il 40% è la possibilità di prelevare e depositare in via automatica una somma su un fondo di risparmio. Emerge, infine, forte e chiara l’importanza della protezione dei dati personali: anche se in via generale gli intervistati si son dimostrati d’accordo a condividere i loro dati personali con terze parti per poter fruire funzionalità nuove e aggiuntive (come quelle sopra citate), il 60% preferirebbe comunque che tali servizi venissero erogati esclusivamente dalle stesse banche e solo il 10% del campione si è dichiarato apertamente favorevole alle terze parti.
Responsabilità editoriale di Advisor
Ultima ora